Tempistiche medie e costi per chiudere una partita IVA nel 2022

partita IVA

La partita IVA è una prassi obbligatoria per tutte le persone che svolgono un’attività lavorativa autonoma, sia come imprese di beni oppure servizi, sia come liberi professioni.
Ma come si fa a chiudere qualora incombesse la necessità? Scopriamolo insieme!

L’attuale norma legislativa prevede la chiusura di tutte le partite IVA dei contribuenti non operative per tre anni consecutivi, di qualsiasi genere esse siano.
Ma come si fa a chiuderla in totale autonomia e senza andare incontro a questa circostanza tanto drastica? 

Che cos’è la partita IVA

La partita IVA è un codice composto da undici cifre volte a identificare una persona fisica oppure una società costituita da una oppure più individui.
Per aprirla bisogna presentare una richiesta all’Agenzia delle Entrate, la quale attribuisce il suddetto identificativo numerico, ma per chiuderla bisogna comportarsi nella medesima maniera? Vediamo caso per caso.

Come chiudere la partita IVA: tempistiche medie e importi 

Se si intende chiudere la propria partita IVA, bisogna usare i modelli scaricabili dal sito dell’Agenzia delle Entrate oppure disponibili presso le loro sedi fisiche.
Le persone che optano per quest’ultima possibilità devono esibire anche un documento d’identità in corso di validità.
Sul modulo bisogna inoltre inserire sia i propri dati personali, sia quelli della società più la relativa data di cessazione.
Parlando invece del quadro Rappresentante, deve essere compilato solo quando il rappresentante è un soggetto differente dal contribuente, basti pensare ai casi di amministrazione controllata, fallimento oppure il proprietario è rappresentato da un altro individuo.
Questa procedura è valida sia per il regime ordinario, sia per quello forfettario. 

Regime forfettario e regime ordinario partita IVA 

Il regime forfettario riguarda tutti gli operatori economici dalle dimensioni ridotte, ovvero coloro che percepiscono un guadagno inferiore ai 65 mila euro l’anno complessivi.
La permanenza della suddetta è pertanto condizionata dal volume di ricavi corrispondenti all’anno precedente e termina qualora uno dei requisiti d’accesso viene a mancare.
Non sono inclusi i proprietari di partita IVA che hanno partecipazioni in società di imprese familiari, associazioni, associazioni in partecipazione, società di persone oppure SRL in cui si manifesta il controllo diretto/indiretto più l’esercizio di attività monetarie riconducibili a quelle svolte in modo individuale all’interno della sezione Ateco di riferimento. 

Tempi medi e costi di chiusura della partita IVA 

A differenza dell’apertura della partita IVA che non prevede alcun costo, la chiusura richiede l’acquisto di una marca da bollo pari a 17,50 euro, ma solo se l’attività è di tipo individuale.
Tale procedura occorre presentarla entro trenta giorni dal termine dell’esercizio.
I tempi sono immediati e non viene richiesta la sospensione della posizione previdenziale INPS oppure per altra forma equipollente.
Per quanto riguarda invece le attività di tipo professionale oppure artistiche, se esse non hanno esercitato nulla per tre anni consecutivi, esso avviene in modo automatico e l’Agenzia delle Entrate non deve acquisire il consenso del trattamento dei dati personali da parte degli interessati, visto che può procedere in modo indipendente.
Se si tratta di una partita IVA dormiente chiusa dall’Ente, non verrà applicata alcuna sanzione.