Orologi da parete per ogni ambiente della casa: come sceglierli e dove posizionarli

Orologi

Oltre la funzionalità: gli orologi da parete sono da sempre considerati complementi d’arredo irrinunciabili, ma oggi sono tornati prepotentemente di moda per dare un tocco di glamour a qualsiasi stanza.

Classico, moderno o dal design contemporaneo, l’orologio da parete si è adattato ai tempi, accostandosi con classe innata ai dispositivi digitali delle abitazioni più smart.
Trova posto in ogni stanza, persino nel bagno: basta trovare quello che vada oltre la funzione pratica e assuma una valenza decorativa, donando personalità all’ambiente.

Caratteristiche e collocazione ideale degli orologi da parete

Come un quadro, l’orologio da parete può valorizzare una parete spoglia, ma per scegliere quello più adatto a svolgere questo compito, è bene valutare le caratteristiche di ognuna delle innumerevoli proposte presenti sul mercato.

Tenendo presente lo stile di arredamento della stanza in cui dovrà essere collocato, si può fare una prima selezione basandosi sulle dimensioni: a un ambiente ristretto non si può “imporre” un orologio troppo grande, così come sarebbe irrilevante la presenza di un piccolo orologio sulla parete di un open space.

Si parte dal presupposto che quadrante e numeri debbano essere facilmente leggibili anche da una certa distanza, dato che -dopotutto- la sua funzione primaria rimane quella di indicare l’ora.
E, una volta determinata la dimensione giusta (considerando sempre che… “in medio stat virtus”, persino in questo caso), si potrà scegliere lo stile dell’orologio da appendere alla parete.

È fin troppo chiaro, ormai, che la contaminazione di stili è possibile, ma il mix and match va sempre realizzato con cautela: un bellissimo orologio minimal in materiale tecnico mal si accorderebbe con un arredamento classico; allo stesso modo, un orologio dal tono shabby si abbina alla perfezione solo con mobili ispirati allo stesso stile.

Meno problemi si hanno con gli arredi moderni che possono essere supportati anche dalla presenza di un (unico!) elemento vintage o rétro.

Le caratteristiche principali degli orologi da parete

Oltre che con le forme e le decorazioni, nella scelta di un orologio da parete si può spaziare anche con i materiali: vetro, ferro battuto o legno, fino alle più moderne materie plastiche, purché sempre in accordo con il resto dell’arredamento.

E poiché viene alimentato a batteria, meglio che abbia una struttura leggera, ma solida: una volta posizionato sulla parete, l’orologio deve mantenere la sua stabilità, un fattore difficilmente rintracciabile in un oggetto ingombrante, a meno di assicurarlo in maniera più che accurata al muro, servendosi di chiodi o supporti particolarmente resistenti.

Dove posizionare gli orologi da parete

Dalle camere, al bagno e alla cucina, l’orologio da parete può essere scelto sia per il living che per la zona notte, selezionando la tipologia e il modello più adatto a ogni ambiente.

Tenendo sempre conto delle dimensioni della stanza, l’orologio grande potrà essere collocato su una parete libera, mentre quello più piccolo può essere inserito anche in una composizione di altri elementi decorativi.

In ogni caso, il criterio da seguire per il posizionamento è quello del rispetto delle proporzioni: solo in presenza di questo importantissimo fattore, gli orologi da parete svolgeranno la loro doppia funzione, pratica e decorativa, in armonia con l’ambiente per il quale vengono scelti.

Forse non tutti sanno che…

…l’espressione “preciso come un orologio svizzero”, riferibile a una persona particolarmente meticolosa, ha una doppia origine.

Gli Svizzeri sono conosciuti, infatti, per la loro attitudine alla precisione, ma questo modo di dire deriva anche da una circostanza legata allo sviluppo industriale del Paese: avendo riscontrato un grande successo commerciale, la produzione di orologi in Svizzera poteva contare su una disponibilità economica che permetteva di incrementare l’esattezza dei meccanismi.