Sul mantenimento dello stato di efficienza della gru carroponte, uno dei quesiti più frequenti riguarda la frequenza con la quale è opportuno eseguirne la manutenzione.
In via del tutto intuitiva, se la gru viene utilizzata giornalmente è molto importante controllarne lo stato di usura per mantenerla sempre in perfetta efficienza, operando un regolare controllo delle sue parti meccaniche e della sua funzionalità.
Un’attività che va svolta tenendo conto anche del luogo in cui la macchina si trova a lavorare.
Quanto spesso va effettuata la manutenzione della gru carroponte?
Una gru carroponte (chiamata anche “a ponte”) può svolgere diverse tipologie di lavoro, in luoghi diversi e con un’intensità di utilizzo variabile: l’analisi di questi tre fattori sta alla base del criterio con cui si determina la frequenza della sua manutenzione.
Nell’uso ‘normale’ (che comporta circa 5 sollevamenti all’ora), la gru tratta una quantità di materiali che non superano il 50% del suo carico nominale (ovvero il peso che, in linea di principio, può essere sollevato dalla macchina).
Nell’uso ‘medio’ (da 5 a 10 sollevamenti all’ora), la gru a ponte solleva quantità superiori al 65% della sua capacità nominale.
Nell’uso ‘forte’, infine, la gru effettua più di 20 sollevamenti all’ora.
Chiaramente, più intensa è l’attività lavorativa del carroponte, più frequente dovrà essere il monitoraggio dei suoi componenti, per assicurarsi che siano in perfetta efficienza e porre immediato rimedio a eventuali malfunzionamenti.
Quale manutenzione va effettuata sulla gru carroponte?
La verifica complessiva di funzionalità di una gru a ponte si articola in 5 fasi:
1. Ispezione iniziale: è costituita da un documento che certifica l’idoneità della gru al lavoro da svolgere. Questa certificazione viene rilasciata in sede di installazione di una nuova macchina o
dopo che una gru già in uso sia stata riparata.
2. Test funzionale: si effettua eseguendo un controllo audio-visivo e serve ad accertare che la gru sia in grado di svolgere regolarmente le attività alle quali è destinata. Questa ispezione comprende anche la definizione del limite massimo di portata della macchina e la verifica dell’integrità dei suoi componenti (per esempio, della fune e della catena di carico).
3. Ispezione frequente: fa diretto riferimento all’uso, più o meno intensivo, della gru e mira a individuare eventuali anomalie funzionali e strutturali, determinate dall’attività lavorativa.
Se della macchina si fa un uso ‘normale’, basta un controllo effettuato con cadenza mensile; diversamente, se la macchina svolge un lavoro di livello ‘medio’, l’ispezione andrà fatta ogni settimana e, se l’uso è ‘forte’, anche quotidianamente.
• Ispezione periodica: si richiede annualmente e serve a controllare lo stato globale della macchina e dei suoi componenti. Nel caso di uso ‘forte’, il proprietario della gru carroponte è tenuto a richiedere l’ispezione periodica con frequenza trimestrale.
• Gru carroponte fuori servizio regolare: anche se la macchina viene utilizzata saltuariamente e non svolge lavori di carattere continuativo, dovrà ugualmente essere sottoposta a manutenzione almeno una volta l’anno.
Ciò vale, a maggior ragione, per una gru che, dopo essere stata ferma per un determinato lasso di tempo, viene rimessa in funzione.
Ci sono poi altri controlli addizionali che vengono eseguiti, per esempio, sul motore, sul sistema frenante o sulla scatola della ruota dentata: sono richiesti dai produttori di gru a ponte per ottenere una dichiarazione di conformità delle loro macchine ai criteri di massima sicurezza stabiliti dalle norme valide in tutti i Paesi appartenenti all’Unione Europea.
In tutti i casi in cui venga eseguita un’ispezione, di qualsiasi livello, si consiglia il rilascio di un documento scritto che oltre a certificare l’avvenuta verifica, assicuri che sono state messe in atto tutte le misure di controllo previste dalla normativa in materia.