Diventare istruttore di guida, tutti i passi da compiere e i documenti da presentare

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Vuoi conoscere il percorso per diventare istruttore di guida, ma non sai come fare? Ti trovi nel posto giusto. Se fino a qualche anno fa verifiche e nomine erano di competenza della Motorizzazione Civile (previo corso in autoscuola), oggi sono le Amministrazioni Provinciali a occuparsi dell’organizzazione del piano di studi. Nelle prossime righe scoprirai come ottenere il patentino e tutte le carte da presentare. Diventare istruttore di guida, le condizioni definite dalle normative Partiamo da una premessa: tecnicamente parlando, l’istruttore non è l’insegnante. Il primo si occupa delle esercitazioni di guida, mentre il secondo della trasmissione delle conoscenze teoriche e della preparazione al quiz. Potresti svolgere entrambi i compiti, ma devi soddisfare i requisiti per tutti e due. Se vuoi limitarti a insegnare la parte pratica ed essere in regola, attieniti alle disposizioni attualmente in vigore. In particolare, tieni presenti le seguenti condizioni: possesso di un diploma di scuola superiore età pari o superiore ai 21 anni non avere trascorsi riguardo provvedimenti restrittivi sulla libertà personale non aver commesso crimini in maniera sistematica, per professione o per attitudine. Naturalmente, dovrai possedere le licenze: A, B, C+E, D per l’abilitazione alla guida di tutti i veicoli a motore non speciali, compresi ciclomotori, motocicli e vetture con rimorchio B, C+E, D per tutti i mezzi di trasporto non speciali, esclusi moto-cicli e ciclo-motori B, C, D speciali, per iniziare l’attività di istruttore. Attenzione: in caso di revoca della patente, l’abilitazione decade con effetto immediato. Le prove per diventare istruttore L’esame per ottenere l’incarico di istruttore di guida è finalizzato al conseguimento del cosiddetto patentino. Ma che cosa si intende con questo termine? Non è altro che un’autorizzazione, rilasciata dalla Provincia di competenza, abilitante alla preparazione pratica. Con tale documento alla mano, potrai presentare la tua candidatura in tutte le autoscuole presenti sul territorio nazionale. Le prove da sostenere sono, in ordine cronologico: test a risposta multipla, articolato in 80 domande a cui rispondere entro 40 minuti con 2 errori al massimo colloquio, con aree tematiche stabilite dal Ministero dei Trasporti simulazione di un’esercitazione pratica, nella quale gli esaminatori verificheranno le attitudini all’insegnamento delle manovre di guida. La prova verterà sulla conduzione di motovetture, auto o altri veicoli C+E o D, a seconda delle scelte della Commissione. Per convalidare la certificazione, dovrai frequentare un corso di aggiornamento di 8 ore. Ti servirà anche per rinnovare l’attestato ogni 2 anni. Compensi medi dell’istruttore di guida Lo stipendio mensile dipende dal tipo di inquadramento scelto. Se l’istruttore è un lavoratore dipendente, in genere non opererà per più di un’autoscuola. Il punto di riferimento per orari, tasse, contributi, ferie, permessi e netto a pagare sarà il Contratto Nazionale del Lavoro. In genere, l’importo si aggira intorno ai 1400 € netti al mese, per un impiego a tempo pieno (40 ore settimanali). Il titolare dell’attività, quindi, è tenuto a erogare una busta paga, con indicazione di tutte le entrate e le uscite del periodo. Diverso è il discorso, invece, per il collaboratore avente una partita IVA aperta, per il quale il compenso si attesta tra gli 8 e i 10 € l’ora al netto delle imposte. La fatturazione avviene mediante regolare ricevuta, con versamento dei tributi all’Agenzia delle Entrate entro il 16 del mese successivo. Non dimenticare, infine, il caso dell’istruttore proprietario di un’autoscuola. Se decidi di aprirne una e di non delegare questo ruolo ad altri, i guadagni dipenderanno dal numero di clienti e di ore di guida effettuate. E, in sede di bilancio, tale attività figurerà tra le voci in entrata e tassata di conseguenza.